di Federica De Paolis – HarperCollins edizioni
Quando una distrazione, un allontanamento serpeggiano in una coppia, l’arrivo di un figlio scava in quel solco già tracciato. Viola e Paolo sono attratti e passionali, vanno a vivere insieme e provano ad avere un figlio. Che non arriva. Le distrazioni, edizioni HarperCollins, di Federica De Paolis polarizza un uomo e una donna che, divenuti finalmente genitori, scontano tutte le recriminazioni, la rabbia e la fatica accumulate: “non essere riusciti nell’impresa del concepimento in modo naturale le rendeva estraneo il fatto. Un senso di impotenza che attribuiva a sé stessa e scaricava su Paolo, facendole odiare e amare la sua pancia con una discontinuità tale da portare alla follia”.
Lui ambizioso e in carriera, lei concentrata sul desiderio di una maternità che poi diventa una prigione e l’inizio dell’indifferenza tra loro. Due vite parallele e, in mezzo, una solitudine sottile che spinge Viola verso Dora, un’ostetrica in cui vede un’amica, una madre, un rifugio in cui trovare riparo da Paolo e condividere ciò che nel rapporto col marito non trova più spazio. Paolo è geloso della seduzione che Dora esercita sulla moglie, del ruolo ingombrante che l’amica occupa nella vita di Viola. Dora ascolta, ripara, capisce, partecipa al dolore di Viola, mentre Paolo è altrove. Dov’è quella felicità dipinta sul volto delle altre mamme? Per Viola gravidanza e maternità non hanno portato quella gioia così attesa, ma l’hanno incatenata a un uomo che non comprende. Un brutto incidente coinvolge Viola quando è ancora incinta, le conseguenze richiedono accudimento, pazienza, impegno: la sua memoria è diventata selettiva, trattiene solo ciò che può sopportare.
Viola è affaticata, infelice, sempre più distante da Paolo. La loro incomunicabilità è tale che un giorno perdono il piccolo Elia al parco, un episodio sintomo della mancanza totale di contatto tra loro. Sono distratti e distanti. La ricerca di Elia rappresenta il nuovo terreno di gioco per la coppia: devono fare qualcosa insieme, cercare il bambino, sforzarsi di non perdere la testa, farsi complici per l’unico bene che li lega. “Sembra che le distrazioni abbiano il potere di rovesciare la vita”, a Viola e Paolo è successo che una distrazione abbia cambiato il corso delle cose, chiamandoli a deporre il conflitto e l’ostilità reciproca per ritrovare, pur nella disarmonia, una comunione di intenti. Il rovesciamento aprirà anche nuove porte nella memoria di Viola, nuove strade per ritrovarsi.