di Gianluca Morozzi – Fernandel edizioni
Un romanzo da leggere come un manuale di scrittura. Contro le frasi fatte, gli stilemi abusati, gli aggettivi troppo vaghi e, soprattutto, contro la pigrizia dello scrittore, Gianluca Morozzi costruisce una trama godibilissima nel nuovo romanzo Il libraio innamorato (Fernandel), in cui, ancora una volta, intreccio, voce del narratore, senso di inquietudine e letteratura trovano posto ed equilibrio.

Alessio Barbieri è il libraio innamorato della collega Monica, libraia a sua volta. A unirli non è solo il lavoro e quella particolare abilità di indovinare ciò che il cliente desidera, a fronte di vaghe e indefinite richieste, quanto le stranezze di chi frequenta le rispettive librerie. Uno strano signore, ad esempio, tutti i giorni alla stessa ora entra in libreria e annusa i volumi. Perchè? Una storia nella storia rivelerà il motivo che spinge una persona ad avere un rapporto così fisico (e metafisico) con il libro. I personaggi del romanzo sono tutti vincolati alle pagine e all’universo libro: c’è lo scrittore Saturno Scerbanenco divenuto famoso grazie a vecchi manoscritti lasciati nel cassetto, ma composti venticinque anni prima. C’è la ragazza che sogna come andranno a finire i libri non ancora pubblicati proprio da quello scrittore. C’è la scrittrice di libri erotici Samantha Samsara caduta in disgrazia e vittima di un’inquietante vicenda di stalking.
Di questi personaggi, Morozzi ci rivela il passato, la doppiezza, la concupiscenza e il consapevole fallimento. Tutti hanno un segreto e il narratore della storia non manca di ricordarci che dobbiamo avere pazienza per sapere come andrà a finire: “Vi immaginate se Tolstoj, facendo incontrare Anna Karenina e il conte Vronskij per la prima volta, avesse aggiunto: «E niente, lei lascerà il marito e i figli per questo belloccio fascinoso, ma poi si farà prendere dalla gelosia e alla fine si butterà sotto un treno»?
E così Alessio Barbieri continua, sempre in segreto, ad amare Monica che incontra regolarmente una volta a settimana, ma nulla di più, in una delle caratteristiche osterie di Bologna, così care a Gianluca Morozzi che racconta anche la sua città tramite le pagine dei romanzi. In più occasioni, Morozzi ha dichiarato che Bologna è una perfetta ambientazione per tutte le trame, dal thriller agli appuntamenti romantici nei luoghi monumentali della città, figuriamoci per fare innamorare un giovane libraio bolognese.
Un evento letterario in libreria, organizzato proprio da Alessio, sarà l’occasione per fare radunare tutti i personaggi della storia, mescolare le aspettative e assistere a un sovvertimento di quanto previsto.
Sono circa una trentina i classici citati ne Il libraio innamorato: ancora una volta, Morozzi si conferma uno scrittore che omaggia i grandi e mostra come la letteratura possa essere al servizio della narrazione, senza pedanteria né sterile erudizione.