antologia di autori vari – BookTribu edizioni
Il ritmo sincopato del vivere, la solitudine che nutre i legami sociali e l’inciampo che manda in burnout. L’antologia Si chiamerà Futura, edizioni BookTribu, è una raccolta di sei racconti scritti da autori e autrici, nata all’inizio dell’estate 2021. Era quello il momento in cui abbiamo abbandonato il coprifuoco e ci siamo ritrovati a riprendere confidenza con la vicinanza e la presenza. Abbiamo ricominciato a pensare che avremmo potuto fare progetti e lanciare un po’ più in là il desiderio. Gli autori si sono allora posti domande su come riappropriarsi del tempo davanti e su quale sia l’occasione giusta per la felicità. I sei racconti (Fame d’aria di Filippo Tapparelli, Non voltarti indietro di Eliselle, Amor fati di Eugenio Fallarino, Creature di sabbia e di colla di Gianluca Morozzi, La quarantena di Clelia Pulcinelli, Caffè di Luca Ferrari) tracciano una trama di storie che si nutrono di interrogativi e ci fanno da specchio: il cambiamento è un processo, ci scorre davanti in maniera evidente, eppure è solo a un certo punto che tutto si fa più chiaro e avviene la scelta, la svolta decisiva.

Gli scrittori di questa antologia hanno allora creato storie e personaggi che cambiano, desiderano, spezzano, si abbracciano. Si chiamerà Futura è un’opera che proprio perchè miscellanea di autori diversi tra loro per età e formazione, offre un affaccio sul nostro tempo: le pagine parlano di trasformazioni avvenute grazie a una profonda rielaborazione del vissuto. Tutti i personaggi attraversano un passaggio obbligato, che è una rottura verso uno stile di vita, una visione di sé, una pratica del vivere che non regge più. La possibilità allora di imprimere il cambiamento è una forte attrazione, una strada da cui non si torna indietro.
I sei racconti sono completati da interviste agli autori che hanno parlato di cosa voglia dire scrivere: per sé, per gli altri, a volte per nessuno. Scrivere per anni lasciando tutto nel cassetto e poi un giorno farne un romanzo, oppure scrivere dall’infanzia per un’urgenza di dire, liberarsi, condividere, ma anche scrivere come terapia.
Ho raccolto le interviste durante l’estate, tutti e sei gli autori mi hanno dedicato tempo e si sono posti più domande di quante io ne stessi già facendo a loro.
E allora ho scoperto che Gianluca Morozzi definisce i suoi libri “pizza alla nutella” o “pizza margherita”, possono piacere a molti oppure a pochissimi; Filippo Tapparelli per scrivere si deve stancare e pulire la mente con attività zen, solo allora la scrittura sarà più vera.
Eliselle, medievalista di formazione, cerca storie di donne e con la scrittura si cura l’anima; Eugenio Fallarino reputa la scrittura una forma di ascolto e poi di elaborazione: bisogna prima mettersi dall’altra parte, dice, nei panni di chi riceve.
Luca Ferrari, da avvocato penalista, ha incontrato il lato oscuro dell’uomo, là dove si annida il pensiero del male e ne ha scritto. La giovane Clelia Pulcinelli compone storie da quando era bambina, la sua immaginazione le bussa senza sosta e i racconti nascono nella sua testa con facilità.
Si chiamerà Futura, nata dall’individualità di sei scrittori, è un canto corale, è un insieme di suggestioni e voci che offrono uno sguardo su certi tic del nostro vivere, sulla coazione a ripetere dei gesti e sulla difficoltà di avvicinarsi troppo all’altro. L’antologia parla soprattutto della forza che occorre (e soccorre) quando si aprono gli occhi alla felicità.
L’opera sarà presentata domenica 5 dicembre alle 16.30 alla biblioteca comunale di Valeggio sul Mincio (Verona); giovedì 9 dicembre alle 20 al Gallery 16, via Nazario Sauro, Bologna; domenica 12 dicembre alle 10.45 a Padova alla galleria Artetalenti, via Seminario, angolo via dei Rogati.
Si chiamerà Futura è già disponibile nei negozi online.