di Pippo Zarrella – Neo edizioni
Oreste Ferrajoli, avvocato, cronicizza la bugia. La sua vita è costruita, sin dall’infanzia, sulla mistificazione, su una irrefrenabile alterazione della verità per scopi personalissimi. Nero chiaro quasi bianco di Pippo Zarrella, edizioni Neo, è un romanzo scritto con l’ironia partenopea che rende anche il più abile truffatore, un simpatico smargiasso verso cui si riesce a provare un minimo di indulgenza. Oreste colleziona insetti, parla con loro e quindi con sé stesso, si ispira guardando il mondo ostinato degli scarafaggi.

In fondo anche lui sta in mezzo allo sporco, agli ultimi che però gli servono per truffare le assicurazioni, il Comune di Napoli e mandare avanti lavoro, matrimonio, amicizie costruite su una grande menzogna da cui non può, e nemmeno vuole, tornare indietro. “Ho sviluppato fin da piccolo la straordinaria tattica di spostare il baricentro della conversazione non appena qualcuno voleva discutere di me, con me. L’ho raffinata nel tempo fino a farla diventare una condotta di vita”. Oreste è così, furbo e inadeguato, simpatico e disperato: “Vivo in uno stato di perenne insoddisfazione sull’orlo di qualche burrone. E più punto in alto, più aumenta la distanza dal suolo e il rischio di un tonfo fatale”. La doppiezza e l’ossimoro sono il suo tratto ontologico: sta nei bassifondi come nei quartieri alti, para i colpi della sorte e volge a suo favore le situazioni, la bugia e l’improvvisazione gestiscono il suo approccio all’altro (soprattutto alla moglie Marisa).
Oreste trasforma le occasioni in una fonte di guadagno, inventa, nega, dissimula ogni volta che può e finchè può. Le bugie, quasi per una forma di gemmazione, si riproducono, nella vita di Oreste, in un “meccanismo a incastro”. Ma il castello di invenzioni, di cui lui ha ben presente l’inizio e che coincide da sempre con la sua vita, comincia a franare. Poiché una mente scaltra e allenata allo sberleffo riesce a non essere del tutto vittima di sé stessa, Oreste sarà capace di trovare un ultimo disperato ma vitale escamotage, per truffare un’ultima volta il mondo.